Il discorso sulle potenzialità umane affonda le sue radici nel passato. Già dall’antichità pensatori come Platone e Aristotele hanno cercato di individuare le virtù necessarie a vivere nella cosiddetta "polis ideale".

Attualmente (almeno a livello teorico) vediamo i frutti di queste ricerche grazie ai lavori di autori come Peterson e Seligman, che con i loro modelli hanno portato il discorso un piano scientifico creando vere e proprie tassonomie delle potenzialità umane.

In letteratura i modelli hanno utilizzato procedure top-down per classificare le potenzialità dell’uomo, partendo da teorie di riferimento, mentre non si riscontra alcuna classificazione bottom-up, basata sull'osservazione di come le persone realmente classifichino le potenzialità umane.

Lo studio di A. Laudadio, S. Mancuso, G. Giorgi e F.J. Fiz Perez ha proposto un meta modello delle potenzialità umane, andando a esplorare come un gruppo omogeneo di soggetti raggruppasse in categorie un elenco di 30 punti di forza elaborato da un’analisi della letteratura esistente sul tema (dal 551 a.C. a oggi).

Utilizzando la tecnica del card sorting si è cercato di identificare:

1. Le dimensioni generali soggiacenti le potenzialità umane

2. Le macro-categorie di potenzialità identificate da ciascun soggetto

I risultati ottenuti mostrano, similmente al modello di Peterson & Seligman (2004), l’identificazione di sei macro-categorie da parte dei soggetti e, in numerosi casi, una corrispondenza tra le dimensioni inserite in ciascun gruppo.

Laudadio A., Mancuso S., Giorgi G., Fiz Perez, F.J. (2014). Verso un meta modello delle potenzialità individuali: studio bottom-up con tecnica del card sorting. Giornate di Psicologia Positiva - VII Edizione – La Psicologia positiva e la sfida della complessità. Firenze, Giugno 2014.

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